il Crivello di Eratostene, come non lo avete mai visto... |
Tra i giornalisti italiani ed i numeri c'è un'atavica incompatibilità di carattere.
Ogni qual volta in un articolo giornalistico compaia un numero, spesso e volentieri sarà clamorosamente sbagliato.
Quando poi - come in questo caso - capita che un articolo venga scritto SU un numero, la cantonata è assicurata.
A cosa mi riferisco?
A questo articolo su "Il Corriere" del 16 gennaio 2016: "Scoperto il numero primo più grande, ha oltre 22 milioni di cifre"
Ok, notizia interessante per matematici e nerd: questo nuovo numero primo è stato chiamato M74207281, come tutti i numeri primi è importante per la crittografia, è il risultato di (2 ^ 74.207.281) - 1 , a calcolarlo è stato tal Curtis Cooper dell'Università del Missouri, ed il calcolo è stato fatto attraverso un sistema di calcolo distribuito, il GIMPS (Great Internet Mersenne Prime Search)
OK, la notizia finisce qui.
Ma un giornalista non può fare a meno di metterci qualcosa del suo, aggiungerci una nota di colore, e per farlo inserisce una cazzata cosmica che rende ridicolo un articolo altrimenti serissimo.
Cosa scrive il giornalista (di cui, per pietà, ometto il nome) ?
"per leggerlo tutto occorrerebbero giorni"
Riuscite a rendervi conto della cazzata così, a prima vista, senza pensarci su più di tre secondi? No? Ottimo, avete un futuro come giornalisti... ve la spiego.
22 milioni di cifre
Rileggetelo: VENTIDUE MILIONI DI CIFRE.
A leggere (esagerando) 3 cifre al secondo, sono 7.333.333 secondi, ovvero 122.222 ore, ovvero 5.092 giorni, ovvero un po' meno di 14 anni.
Questo, nell'ipotesi di declamarlo h24, senza mangiare né dormire né ...
Nell'ipotesi di farlo per "sole" 8 ore al giorno, timbrando il cartellino alle 9 e smontando alle 18 (con un'ora di pausa pranzo), senza mai un giorno di ferie né festivi né malattia si impiegherebbero 42 anni...
Altro che "per leggerlo tutto ci vorrebbero giorni"!
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