Capita che alcuni operatori, siti ecommerce ecc. addebitino delle commissioni per il pagamento con Paypal.
E contemporaneamente circola una leggenda metropolitana secondo la quale ciò sarebbe vietato...
Ma si tratta di una bufala.
Quindi, è chiaro: un operatore (p.es. di un sito ecommerce) può addebitare delle commissioni di incasso per il pagamento con Paypal, purché:
NOTA: esiste una legge (il D.Lgs 11/2010) che, all’articolo 3 comma 4, recita lapidariamente:
Questo sembrerebbe tagliare la testa al toro... però nello stesso decreto sono elencate minuziosamente moltissime eccezioni, tra cui ad esempio:
Quindi, traducendo dal "legalese", scopriamo che il decreto non si applica ad esempio per l'acquisto di servizi on-line (ebook, streaming audio e video, servizi di hosting, registrazione domini ecc. ecc.)
Molte altre eccezioni sono presenti in quel decreto: nel caso, valutatelo attentamente con il supporto di un professionista.
E contemporaneamente circola una leggenda metropolitana secondo la quale ciò sarebbe vietato...
Ma si tratta di una bufala.
Cosa dicono le condizioni d'uso di Paypal?
Sono consultabili qui, e sono chiarissime: https://www.paypal.com/it/webapps/mpp/ua/useragreement-full?locale.x=it_IT4.5 Disincentivo all'uso.
Nelle comunicazioni commerciali o in altre comunicazioni pubbliche, l'utente accetta di non qualificare negativamente o denigrare PayPal come metodo di pagamento. L'utente accetta di non applicare maggiorazioni all'acquirente per l'uso di PayPal, a meno che questo non sia consentito dalle normative applicabili e accettato con un accordo siglato tra l'utente e PayPal. In questo caso, l'utente accetta inoltre che, applicando una qualsiasi forma di maggiorazione all'acquirente, è proprio obbligo e non di PayPal informare l'acquirente in merito alla richiesta di tale addebito. PayPal non si assume alcuna responsabilità nei confronti degli acquirenti qualora l'utente non avesse informato l'acquirente circa le eventuali maggiorazioni. Il mancato rispetto delle disposizioni precedenti costituisce una violazione del presente Contratto e dà diritto a PayPal di risolvere il Contratto sulla base di quanto indicato nella sezione 10.3.
Quindi, è chiaro: un operatore (p.es. di un sito ecommerce) può addebitare delle commissioni di incasso per il pagamento con Paypal, purché:
- abbia preventivamente stilato un accordo con Paypal in tal senso
- informi preventivamente l'acquirente in merito in maniera chiara.
NOTA: esiste una legge (il D.Lgs 11/2010) che, all’articolo 3 comma 4, recita lapidariamente:
“Il beneficiario non può applicare spese al pagatore per l’utilizzo di un determinato strumento di pagamento”.
Questo sembrerebbe tagliare la testa al toro... però nello stesso decreto sono elencate minuziosamente moltissime eccezioni, tra cui ad esempio:
2. Il presente decreto non si applica nel caso di
[...]
n - operazioni di pagamento eseguite tramite qualsiasi dispositivo di telecomunicazione, digitale o informatico, quando i beni o servizi acquistati sono consegnati al dispositivo di telecomunicazione, digitale o informatico, o devono essere utilizzati tramite tale dispositivo, a condizione che l’operatore di telecomunicazione, digitale o informatico, non agisca esclusivamente quale intermediario tra l’utilizzatore di servizi di pagamento e il fornitore dei beni e servizi;
Quindi, traducendo dal "legalese", scopriamo che il decreto non si applica ad esempio per l'acquisto di servizi on-line (ebook, streaming audio e video, servizi di hosting, registrazione domini ecc. ecc.)
Molte altre eccezioni sono presenti in quel decreto: nel caso, valutatelo attentamente con il supporto di un professionista.
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