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Riscaldamento a legna ed ordinanze anti-inquinamento

Quando c'è uno stop al traffico da parte del sindaco a causa dell'inquinamento, tutti ne parlano.
Pochi fanno caso che, in quelle ordinanze, spesso è compreso anche un (almeno parziale) "stop al riscaldamento a legna.

Prendiamo ad esempio l'ultima ordinanza del sindaco di Trieste (13 novembre 2015). In fondo, troveremo un interessante paragrafo:

(raccomanda) di non usare nel riscaldamento domestico la legna (in ciocchi, carboni, pellet e simili), sostituendola con altre forme di combustibile o riscaldamento meno inquinanti

Notiamo per intanto che si tratta di una "raccomandazione", non di un "divieto"... quindi, sostanzialmente, uno può anche fregarsene, perché non è prevista alcuna sanzione. Anche perché non è molto ragionevole una "raccomandazione" a sostituire il combustibile per i pochi giorni in cui è in vigore l'ordinanza; e poi, di grazia, se uno ha una caldaia a legna o pellet... quale combustibile "meno inquinante" può utilizzare?!

Comunque, a parte questo bizantinismo paternalistico ("non ti vieto, ma ti raccomando di..."), seguono alcune note interessanti:

Sono esclusi dalla raccomandazione di cui al punto 6) le apparecchiature e/o gli impianti termici dotati di marchiatura CE aventi le seguenti caratteristiche emissive:
polveri totali emesse da prodotti a legna quali stufe, caminetti e inserti rispondenti alle norme UNI EN 13240 e UNI EN 13229 misurate secondo il metodo tedesco-austriaco, inferiori a 100 mg/Nm3 (misurate al 13% di O2). In mancanza di tale valore certificato da laboratori notificati e riportato nella documentazione disponibile, il calore di CO (monossido di carbonio) deve essere inferiore al 0.2% (misurato al 13% di O2);
polveri totali emesse da prodotti a legna quali cucine e termocucine rispondenti alle norme UNI EN 12815 misurate secondo il metodo tedesco-austriaco, inferiori a 100 mg/Nm3 (misurate al 13% di O2). In mancanza di tale valore certificato da laboratori notificati e riportato nella documentazione disponibile, il calore di CO (monossido di carbonio) deve essere inferiore al 0.3% (misurato al 13% di O2);
polveri totali emesse da prodotti a pellet quali stufe caminetti rispondenti alle norme UNI EN 14785 misurate secondo il metodo tedesco-austriaco, inferiori a 60 mg/Nm3 (misurate al 13% di O2). In mancanza di tale valore certificato da laboratori notificati e riportato nella documentazione disponibile, il calore di CO (monossido di carbonio) deve essere inferiore al 0.04% (misurato al 13% di O2);
stufe a giro di fumi (kachelofen) e centrali a cogenerazione.

Quindi, in definitiva: dovendo acquistare una stufa o una caldaia a pellet, occhio alle relative emissioni (anche se spesso i produttori sono un po' sibillini a questo proposito). E, soprattutto: conservare la relativa documentazione, che non si sa mai...
E se si vuole dotarsi di una stufa a legna... motivo in più per scegliere una kachelofen o simile.



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