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Impregnanti protettivi per legno fai-da-te

Ovviamente qualsiasi colorificio dispone di un'ampia offerta di impregnanti e protettivi per legno... Tuttavia vi sono molti modi per realizzarli da soli, risparmiando ed ottenendo prodotti ugualmente validi.

Esistono tante ricette, andremo qui al illustrare quelle che ho provato.

Olio di semi e paraffina (pezzi di candela...)

Si tratta di un trattamento protettivo trasparente, atossico, molto resistente e che lascerà il legno con un piacevole effetto ceroso. 

Sbriciolate una candela in olio di semi (in proporzione di 2 parti di olio ed una di paraffina)

Riscaldate, cercando di evitare di portare il tutto ad ebollizione, e mescolate accuratamente

Quando il composto è omogeneo, applicatelo ancora caldo a pennello 

Può essere conservato al riparo dalla luce; prima dell'applicazione tornare a scaldare il composto.

Acqua e borace

Il borace è una polvere, usata un tempo come detersivo; non è facile trovarla, se non in vecchie drogherie ben assortite (nelle quali peraltro si trova a prezzi irrisori) oppure nei negozi di biordilizia (dove viene proposto come trattamento antimuffa biologico biocompatibile bio-quel-che-volete, ma a prezzi MOLTO più alti).

Preparazione:

Sciogliere il borace in acqua tiepida, fino ad ottenere soluzione satura (ovvero, fino a quando il borace smetterà di sciogliersi).
Il preparato può venir conservato per un tempo indefinito in boccioni di vetro, al riparo dalla luce.

Applicare al legno, a pennello con abbondanza (o, potendo, per immersione), e lasciare poi asciugare all'ombra.

E' un valido trattamento antimuffa ed antiparassiti (è blandamente efficace anche come trattamento antitarlo preventivo). Non fornisce protezione dall'acqua o dalla luce, quindi è da considerarsi solo un impregnante, e sarà successivamente necessario un ulteriore trattamento protettivo (olio, cera...)

E' consigliabile soprattutto per interni.


Polistirene e diluente nitro

Preparazione:

prendere dei pezzi di polistirene (ritagli di isolante da edilizia, che si possono reperire gratis in qualsiasi cantiere) e scioglierli in diluente nitro, mescolando ed aggiungendo via via polistirene fino a che non si scioglierà più.
Si otterrà una sorta di liquido non molto fluido, e di colore variabile.
Aggiungere un po' di diluente nitro fino a che il composto non tornerà ad essere fluido ed applicabile a pennello.
Il composto può esser conservato in latte metalliche da vernice (se nel tempo dovesse perdere fluidità, aggiungere diluente nitro prima dell'uso e mescolare). 

Applicare a pennello.

E' un trattamento protettivo molto valido, anche per esterni, ma decisamente poco biocompatibile.
Il polistirene è una schiuma ad alta densità di stirene (e lo stirene è il composto più comune di quella che normalmente definiamo "plastica": quindi, in definitiva, il polistirene è solo schiuma di plastica ad alta densità. E si usa il polistirene semplicemente perchè è più semplice e veloce da sciogliere nel diluente nitro che non un pezzo di plastica massiccia).
Il diluente nitro rompe i legami polimeri del polistirene, e quindi quello che si ottiene è sostanzialmente una soluzione di molecole di stirene in diluente.
Dopo l'applicazione a pennello, il diluente evaporerà, e le molecole di stirene torneranno a polimerizzarsi tra di loro.
E' molto valido come protezione per il legno, anche per esterni, perchè sostanzialmente verrà assorbito dalle fibre di legno a livello cellulare, e dopo l'evaporazione lo stirene resterà in tutti i vuoti delle fibre del legno, trasformandosi di fatto in solida plastica.

Se il borace ed acqua è un trattamento biocompatibile, del tutto opposto è il trattamento con polistirene e diluente: il diluente nitro è un solvente organico, volatile ed infiammabile, pericoloso per inalazione, contatto ed ingestione.
Quindi, manipolarlo con le opportune cautele (lavorare in luogo ben ventilato, usare guanti, fare attenzione a non inalarne i vapori).
Il diluente nitro si trova comunemente ed a poco prezzo in colorificio, in latte da 1 e 5 litri. 

  

 

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